54 giorni dall’inizio del lockdown. Ieri ha preso il via la Fase 2 di quella che comunemente definiamo “quarantena”, ma che per molti è sinonimo di difficoltà, attesa, incertezza.
Di fronte a questa situazione la medio-piccola imprenditoria italiana ha dovuto reinventarsi. Navigando nella burocrazia, tra richieste di contributi, portali bloccati e serrande abbassate agricoltori, commercianti e artigiani stanno cercando, anzi, stanno creando nuove rotte.
Come Fondazione Edoardo Garrone abbiamo toccato con mano questa esperienza. Non parliamo solo dell’adeguamento alle norme imposte dalla Fase 1 della lotta al coronavirus, come il distanziamento sociale e lo smartworking. Parliamo di quelli che amiamo definire “i nostri imprenditori”, di quelle aziende che sono nate a partire dal 2014 dai campus ReStartApp e ReStartAlp. La maggior parte di loro, infatti, si è trovata costretta a interrompere l’attività e a cercare soluzioni alternative: alcuni agricoltori hanno colto l’occasione per aumentare il lavoro nei campi; chi contava sulle forniture alla ristorazione ha ripiegato sulla vendita al dettaglio, a domicilio; altri hanno aperto canali di vendita online.
Noi, fedeli al nostro impegno nel sostenere l’economia montana, abbiamo dedicato loro un progetto che possa sostenerli in questo momento così delicato.
Butéga Valtellina, il valore della comunità
A marzo Giorgio ha dovuto cancellare una dozzina tra eventi e attività della sua Butéga Valtellina. Mesi di organizzazione, investimenti e ordini sono andati vanificati. I produttori della rete imprenditoriale della Valtellina, inoltre, si sono ritrovati alle prese con esuberi e rimanenze importanti. La scelta di Giorgio e dei suoi soci è quindi stata quella di distribuire la merce in magazzino a titolo gratuito, aiutando così anziani e famiglie in difficoltà.
Tularù, on the road
Miguel gestisce un’azienda agricola multifunzionale e ogni anno si divide tra l’agriturismo, la vendita dei prodotti agricoli e d’allevamento e numerosi eventi sul territorio. L’anno scorso ha acquistato un furgone per le consegne a domicilio. Ecco la sua soluzione su quattro ruote: aumentata la produzione di pane, carne e prodotti ortofrutticoli, si è messo al volante per portare “la spesa” a casa dei suoi clienti. In questo modo sta provando a coprire i mancati proventi del ristorante e delle attività aperte al pubblico.
FEG, strumenti ad hoc per affrontare l’emergenza
Quelli di Butéga Valtellina e di Tularù sono solo due esempi tratti dalle numerose esperienze dei nostri giovani imprenditori, per i quali Fondazione Edoardo Garrone ha ideato e attivato uno sportello di consulenza gratuito e personalizzato.
Attraverso webinar, skypecall e grazie al coinvolgimento di consulenti e professionisti, abbiamo programmato un percorso per supportare le aziende nella ri-pianificazione strategica, gestionale ed economica e nell’individuazione di nuovi mercati, perché nella discontinuità di questo periodo sia possibile trovare spazi e occasioni di crescita.
I prossimi mesi non si preannunciano facili, per questo abbiamo ritenuto importante muoverci con rapidità: oggi più di ieri la riqualificazione dell’economia appenninica rappresenta un’opportunità per traguardare un nuovo stile di vita, una rinnovata quotidianità.