Francesca Campora
Questa edizione della newsletter di Fondazione Edoardo Garrone è interamente dedicata al nostro lavoro con le scuole, al fianco di studenti e docenti impegnati, ogni giorno, a dare vita, forme e significati sempre diversi a un’esperienza unica e fondamentale, la relazione formativa.
Qui si custodisce il passato, che permette di capire il presente e sperimentare nel presente, immaginando e progettando il futuro.
Qui, a scuola, si realizza, prima e più che in qualunque altro luogo, il patto di fiducia alla base di tutta la società: condividendo valori e prospettive, i genitori affidano i propri figli agli insegnanti perché possano accedere alle competenze che gli saranno utili nella vita, perché possano conoscere le proprie attitudini e nutrirle al meglio, perché sperimentino cittadinanza ed esercitino la responsabilità di diritti e doveri, nel rispetto delle differenze e nella tutela delle fragilità, perché maturino senso di appartenenza e desiderio di partecipazione. Gli insegnanti accolgono i propri studenti prendendosi cura della loro unicità e valorizzando il contributo che questa può dare al benessere della comunità.
Il dialogo tra un genitore e un insegnante è di per sé un progetto di società. Il dialogo tra uno studente e un insegnante è la realizzazione di quel progetto.
Qui, a scuola, quando tutti ci crediamo e ci puntiamo veramente, si preservano dignità e libertà, si pratica giustizia, si valorizzano diversità e innovazione, si coltiva autenticità, si premiano impegno e passione, si genera cambiamento, si impara a essere e a fare parte, si scrive la storia che verrà.
Poiché crediamo nel ruolo della scuola e su questo puntiamo molte delle nostre risorse, qui, in questa newsletter ci “limiteremo” a raccontare cose concrete e positive: i nostri progetti e le idee che li hanno originati, gli obiettivi che siamo stati in grado di raggiungere collaborando con docenti, studenti e tanti attori del territorio, gli impatti sociali che abbiamo generato e i miglioramenti che sempre ci proponiamo per le edizioni successive.
Non ci interessa, qui, ricordare quanto poco negli ultimi decenni il nostro Paese abbia creduto e puntato sulla scuola.
Condividere pratiche è già un’idea di precisa di cambiamento.